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di Amedeo Gagliardi / Davvero un incontro piacevole e ricco di buoni proponimenti quelli tenutosi nella redazione di “Ne vale la pena” nella casa circondariale “Rocco d’Amato”, con la Vicesindaca del Comune di Bologna Emily Clancy.
La giovane rappresentante dell’amministrazione felsinea, si è dimostrata una persona amabilmente gradevole, sensibile alle problematiche dei detenuti, un’eccellente ascoltatrice (dote rara e preziosa per una politica) e molto competente nelle materie di cui ha le deleghe.

Tanta era la voglia dei detenuti presenti di formularle domande e tanta è stata la disponibilità che lei ha offerto attraverso le risposte fornite loro, sempre con grande garbo e senza mai ostentare puzza di potere.
I partecipanti hanno rappresentato tutti i disagi che vengono vissuti quotidianamente in carcere. Gli argomenti trattati sono stati diversi: dalla raccolta differenziata in carcere, che ad oggi non è stata attuata nonostante la casa circondariale si definisca come “plastic free”, all’opportunità di offrire alloggi e lavoro ai detenuti in prossimità dei termini per l’ottenimento delle misure alternative, dalla possibilità di aumentare le rassegne culturali in carcere organizzate dall’amministrazione comunale all’analisi del voto europeo.

Emily, così ha voluto essere chiamata amichevolmente dai presenti, era già stata ospite in altre occasioni del nostro carcere. ll primo nodo al fazzoletto lo ha fatto ripromettendosi di portare quanto prima la raccolta differenziata nella nostra struttura.
Ci ha poi informati, altresì, che l’amministrazione da lei rappresentata ha pianificato per il prossimo anno la messa a disposizione di circa 360 alloggi per le fasce deboli. Sarebbe auspicabile che all’interno delle fasce deboli possano accedere anche ex detenuti in difficoltà.
La Vicesindaca ha anche concordato sul fatto che l’aumento di rappresentazioni culturali in carcere consentirebbe di avvicinare più persone alla realtà di una casa circondariale, sensibilizzando, così, un mutamento del pensiero collettivo, ad oggi troppo fortemente giustizialista, e permetterebbe agli stessi detenuti alcuni momenti di socializzazione e di emancipazione nella logica della rieducazione.

Clancy non ha celato commozione quando le è stata letta e consegnata una lettera indirizzata alla neo Deputata Europea On. Ilaria Salis, ed ex detenuta in Ungheria, che ha già dichiarato di volersi battere per i diritti dei detenuti; la numero 2 della Città Metropolitana ha promesso di consegnare la lettera personalmente.